Spettacolo di San Giusto: Le passioni del Barone
Teatro Bobbio – 3 novembre 2021
Per festeggiare San Giusto, il Santo patrono di Trieste, la Civica Orchestra di fiati “G. Verdi” – Città di Trieste presenta come da tradizione il suo “Spettacolo di San Giusto”. Per l’edizione 2021 la Civica fa rivivere sulla scena uno dei personaggi storici più importanti per la nostra Città: il Barone Revoltella! “Spettacolo di San Giusto – Le passioni del Barone” è stato messo in scena mercoledì 3 novembre 2021, alle 18, al Teatro Orazio Bobbio (via del Ghirlandaio 12, Trieste).
Il Barone Pasquale Revoltella, interpretato dall’attore Julian Sgherla su sceneggiatura di Nadia Pastorcich, dialoga con il pubblico sulle sue passioni ovvero l’arte, la musica, i viaggi e il suo amore per Trieste, dando così modo di riflettere riguardo a quanto fatto nel passato, con un confronto con il presente e un augurio per il futuro. La narrazione si intreccia con la musica eseguita dalla Civica Orchestra di fiati “G. Verdi” – Città di Trieste, diretta dal maestro Matteo Firmi, in un coinvolgente e appassionante viaggio musicale, omaggio a Trieste e al personaggio illustre del Barone Revoltella.
Lo “Spettacolo di San Giusto – Le passioni del Barone” si apre con l’Inno a San Giusto di Giuseppe Sinico, l’inno della nostra Città. Per proseguire con Madurodam, una suite del compositore Johan de Meij, musicista a noi contemporaneo. La suite prende il nome da una delle più interessanti attrazioni turistiche dell’Olanda occidentale: Madurodam è appunto il nome di un grande parco tematico situato a L’Aia nel quale sono rappresentati in miniatura moltissimi dei più importanti edifici e monumenti dei Paesi Bassi. La suite è difatti composta da 8 brevi movimenti che ripercorrono in musica tutto il parco illustrando gli edifici e i monumenti più famosi e importanti dei Paesi Bassi e ovviamente i caratteristici mulini a vento.
Si prosegue il viaggio con Ein Morgen, ein Mittag und ein Abend in Wien, una delle ouverture più note diFranz Von Suppé (1819-1895) che – come suggerisce il titolo in lingua tedesca – racconta la vita quotidiana della città di Vienna dal suo risveglio al mattino, al fermento cittadino del mezzogiorno fino alla sera in cui la città si riempie di musica e intrattenimenti. Si continua con Purcellian Fantasia del compositore contemporaneo Jan de Haan; come suggerito dal titolo stesso del brano questa “fantasia musicale” si basa sulle musiche composte da Henry Purcell in occasione dei funerali della Regina Maria II d’Inghilterra del 1694. Lo spettacolo prosegue con Satiric Dances del compositore americano Norman dello Joio. Questo brano, oramai entrato a far parte della tradizione americana, fu commissionato a Dello Joio nel 1975 per la ricorrenza dei 200 anni della Guerra d’indipendenza americana avvenuta difatti nel 1775.
Ci avviciniamo ad un’atmosfera più jazz con una selezione di brani dal musical Chicago. Il musical del 1975 venne inscenato a Broadway con un modesto successo ma tornò alla ribalta negli anni ’90, nel 2002 infine ne è stato tratto il film omonimo di grande successo diretto da Rob Marshall. L’apprezzatissima e famosissima colonna sonora del musical fu scritta da John Kander; la Civica ci propone una selezione di brani nella versione arrangiata da Ted Ricketts. Giungiamo infine a un vero e proprio standard jazz, uno dei capisaldi della storia della musica conosciuto in tutto il mondo: It don’t mean a thing (If it ain’t got that swing) (1931) di Duke Ellington. Il brano venne interpretato inizialmente dalla cantante Ivie Anderson e in seguito anche da Ray Nance; una versione famosissima è anche quella di Ella Fitzegarld. La Civica ne proporrà una versione strumentale in cui sprigionerà tutto lo spirito jazz degli anni 30’ e del vero e proprio swing! Per finire in pompa magna la Civica ci saluterà con La campana di San Giusto, famosissimo brano patriottico e celebrativo composto nel 1915 da Giovanni Drovetti e Colombino Arona, immancabile chiusura di questo concerto.
La realizzazione dello “Spettacolo di San Giusto – Le passioni del Barone” è resa possibile grazie al sostegno e al contributo della Regione Friuli-Venezia Giulia, del Comune di Trieste e della Fondazione benefica Kathleen Foreman Casali.
Foto di Nadia Pastorcich