Presentazione di Nadia Pastorcich del libro “Il cimitero” di Stefano Scarpa, Porto Seguro Editore (ArcoLab, Trieste, 10 ottobre 2020).

Demostene Psimaris è un tranquillo antiquario di origine greca che ha trascorso la maggior parte della propria vita a Trieste. Uomo piuttosto schivo e solitario, nutre un grande amore per il proprio lavoro: quando Elke, la vedova di Mauro Ghersina, assassinato in circostanze poco chiare cinque anni prima, si rivolge a lui per ritrovare un importante quadro, non può tirarsi indietro. Il quadro in questione è Il cimitero ebraico e rappresenta per lei un importante cimelio di famiglia, nonostante sia ritenuto maledetto per l’aura funesta che porta con sé. Attraverso i canali ufficiali del magistrato Valentina Stuparich, donna ambiziosa e apparentemente molto algida e austera, e quelli meno ufficiali dell’antiquario, riemergono elementi che riportano il lettore al passato della famiglia di Elke e di Trieste.
Un giallo in cui la Storia si mescola con le relazioni umane e sociali e in cui le azioni compiute nel passato non cessano di avere un’eco gravida di ripercussioni nel presente.

Stefano Scarpa è nato a Trieste nel 1968, ma vive a Roma da molti anni. Oltre che autore per il teatro e la televisione, ha all’attivo altri cinque romanzi e vari video di natura artistica e politica: web designer, web content creator, editor audio e video, copyrighter e regista, la sua attività creativa non si limita alla scrittura, ma spazia in tutti i campi. 

Il cimitero di Stefano Scarpa
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