Eugenio Visnoviz (1906-1931). Ne avete mai sentito parlare?  Trieste è talmente ricca di cultura che sapere tutto è impresa ardua, per fortuna esistono diverse persone e realtà culturali che portano avanti i tesori del passato. 

Eugenio Visnoviz

Il Gruppo Strumentale Lumen Harmonicum da diversi anni si occupa di valorizzare e far conoscere diversi compositori locali del passato. Eugenio Visnoviz è uno di questi. 

Recentemente sono stati presentati tre CD veramente speciali! Massimo Favento con il suo minuzioso lavoro di ricerca ha riportato alla luce la produzione musicale (sconosciuta!!!) di Visnoviz. Eugenio è stato un compositore, un pianista del Novecento triestino che merita d’essere preso in considerazione. Un “romantico consapevole” che abbraccia musicalmente l’anima tedesca, italiana e slava di questa terra.

Morto suicida a 25 anni, passava le sue giornate a comporre e suonare (la sua attività musicale è veramente notevole!).
Ascoltando i tre CD (uno con 17 musiche per pianoforte eseguite da Corrado Gulin, mentre gli altri due racchiudono 23 lieder interpretati dal soprano Lucia Premerl) ho scoperto un’anima travagliata, ma nel contempo sensibile. 

La sua musica è viscerale, profonda, a volte inquieta, altre fresca, pura. Spasmi di dolore, frammenti di gioia per raccontare il proprio sentire, il proprio essere. 
Una passione per la musica la sua che diventa respiro necessario nella continua ricerca di una pace interiore che si perde nel pentagramma dell’esistenza.

“Herz, mein Herz, sei nicht beklommen,
Und ertrage dein Geschick,
Neuer Frühling gibt zurück,
Was der Winter dir genommen”
(Heinrich Heine)

L’amore di Visnoviz per l’estetica dei classici della poesia tedesca (Heine, Rückert, von Platen) è tangibile nei lieder da lui composti che diventano la voce della sua Anima. Sensibile e immortale. Basta alzare lo sguardo e osservare le stelle.

“O Nacht, du Sternenbronnen,
ich bade Leib und Geist
in deinen tausend Sonnen.

O Nacht, o Nacht, die mich umfleußt
mit Offenbarungswonnen,
Ergib mir, ergib mir, was du weißt!” 
(Christian Morgenstern)

Eugenio Visnoviz: la sua musica rivive in tre cd