Questo è ciò che definisco spettacolo teatrale: “Darwin’s Smile” di e con Isabella Rossellini, regia di Murielle Mayette-Holtz. Ritmo scenico strepitoso. Passione pura. Sul palcoscenico del Politeama Rossetti non c’era solamente un’attrice, bensì una donna capace di raccontare con il cuore gli esseri umani.

Storia dell’umanità che si intreccia con quella personale. Ed ecco che riaffiorano frammenti di ricordi legati a Ingrid e Roberto. Mamma e papà. Non solo due personaggi di fama internazionale, ma soprattutto dei genitori che sono riusciti a trasmettere alla figlia la curiosità, la capacità di osservare e la voglia di interrogarsi.

Così Isabella Rossellini spiega con travolgente passione le emozioni e i comportamenti degli esseri umani e quelli degli animali. Pone delle domande, passando da Darwin e l’evoluzione della specie al cinema. Parole, emozioni, gesti. Animali ed esseri umani.

Con scioltezza accompagna lo spettatore a soffermarsi su quelle piccole cose che a volte vengono definite “banali”, ma che invece sono in grado di portare la mente a interrogarsi sull’esistenza.

Sul palcoscenico si trasforma, assumendo le sembianze di diversi animali, vive la scena senza mai concentrarsi sull’io, bensì sul noi. Lei è noi. E noi attraverso a lei riusciamo, per un’ora, ad entrare in un mondo che spesso dimentichiamo di osservare.

E se nella quotidianità le emozioni raccontano lo stato d’animo di una persona, al cinema le inquadrature, le luci, la musica partecipano a questo “gioco”.

Come quella volta in “Casablanca” quando sua madre Ingrid Bergman stava girando una scena e gli sceneggiatori non avevano ancora deciso se alla fine sarebbe rimasta con il personaggio interpretato da Humphrey Bogart o con quello interpretato da Paul Henreid. Che espressione fare, che emozione provare? (“Casablanca”, non poteva citare film più appropriato: Paul Henreid era nato a Trieste).

Attrice. Etologa. Osservatrice della vita. Con il Sorriso.

Grazie Isabella Rossellini 🌸

Darwin’s Smile con Isabella Rossellini