Silenzi di parole, voce di emozioni. Si fa fatica a descrivere un qualcosa che riesce a toccare corde profonde in un gioco equilibrato di contrasti. “Ossimoro per Satie”: è il titolo del nuovo lavoro di Enrico Intra, scritto pensando ad Erik Satie.

Intra si diverte in libertà al pianoforte che con lui sorride varcando i confini musicali e creando una sintonia con il giovane quartetto d’archi Rêverie. Intesa che diventa tangibile attraverso la musica, voce di un’esplorazione interiore che si alleggerisce con la frizzante energia di un Maestro al pianoforte. Sguardi, movimenti, tocchi. Intra vive il palcoscenico ma ancor più il pianoforte che non è un semplice strumento, bensì un corpo che si lascia sfiorare in un dialogo a volte spontaneo e fresco, altre passionale e profondo, quasi sublime. Esserci, essere. Ed essere lì, al Teatro Miela di Trieste, ad assistere a questo “gioco” musicale è stato come vivere un attimo infinito in un eterno stupore.

Chapeau ad Enrico Intra!

Bravo anche il quartetto composto da: Uendi Reka, Florjan Suppani, Lucy Passante Spaccapietra, Alice Romano, che ha ben colto lo spirito di questa serata nell’Ossimoro di Intra.

Grazie al Teatro Miela per l’invito!

Ossimoro per Satie di Enrico Intra