Lelio Luttazzi: una vita tra le note.
Dagli inizi della radio a Hit Parade
Sala Luttazzi – 24 ottobre 2024
Dagli inizi della radio a Hit Parade nel ricordo di Lelio Luttazzi. Giovedì 24 ottobre 2024, alle 17, in Sala Luttazzi (Magazzino 26, Porto Vecchio, Trieste), la Civica Orchestra di Fiati “G. Verdi”- Città di Trieste ha proposto lo spettacolo “Lelio Luttazzi: una vita tra le note”, scritto da Nadia Pastorcich e interpretato da Julian Sgherla. L’ensemble della Civica Orchestra sarà diretto da Matteo Firmi che ha curato gli arrangiamenti dei brani di Luttazzi insieme a Francesco De Luisa, Stefano Pastorcich, Riccardo Pitacco. Ad interpretare le canzoni più celebri del musicista triestino è stato Raffaele Prestinenzi.
L’evento fa parte della rassegna “La cultura non ha età”, promosso dall’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Pro Senectute. «È un’attività – sottolinea Deborah Marizza, direttore della Pro Senectute – nata lo scorso anno in collaborazione con il Comune di Trieste per organizzare una serie di spettacoli culturali a favore della popolazione anziana. Abbiamo promosso questo cartellone coinvolgendo diverse realtà culturali della città per dieci giovedì, in orario pomeridiano».
Un ricco programma che propone spettacoli di vario genere. «Abbiamo collaborato con molte realtà locali, cercando di promuovere spettacoli che potessero interessare soprattutto gli anziani, dando loro vitalità» – conclude Marizza.
Lo spettacolo nasce da un progetto precedente realizzato nel 2021 dalla Civica Orchestra di Fiati. «Si tratta di un video sulla vita di Lelio Luttazzi – spiega Nadia Pastorcich – che aveva visto coinvolti gli studenti della scuola secondaria di primo grado Italo Svevo. Mi ero occupata della sceneggiatura e Julian Sgherla aveva dato voce alle mie parole, mentre Ronnie Roselli aveva realizzato le riprese.
La parte cantata era stata affidata a Raffaele Prestinenzi. Il video “Lelio Luttazzi: una vita tra le note”, montato da Maurizio Bressan, era stato poi trasmesso su Rai 3, per i programmi regionali. Quest’anno in occasione dei cent’anni della radio e i settanta della televisione, siamo partiti dal precedente lavoro, dandogli nuova vita». Lo spettacolo infatti partirà proprio ricordando l’importanza che ha avuto la radio, soprattutto Radio Trieste, dove Lelio Luttazzi ha mosso i primi passi per arrivare alla televisione e alla settima arte. Il tutto condito dalle musiche del maestro, da quelle più conosciute a quelle meno note. L’evento è a ingresso libero.
Dal post di Facebook: Dieci anni fa è iniziata la mia avventura: dal 2014 in poi ho viaggiato nel tempo, cercando di approfondire la carriera del nostro Lelio Luttazzi. È stata un’esperienza particolare che mi ha avvicinata sempre di più a un’epoca che non ho vissuto ma che porto nel cuore. Lelio è diventato uno di famiglia. A volte mi sembra quasi di sentirlo.
Dopo aver scritto un libro su di lui, mai avrei immaginato di curare una sceneggiatura per un progetto video della Civica Orchestra di Fiati “G. Verdi” – Città di Trieste che ha visto coinvolti gli studenti della scuola media Svevo. Un lavoro che è stato poi trasmesso su Rai 3, per i programmi del FVG. Quest’anno per i cent’anni della radio e i settanta della televisione, abbiamo deciso di prendere in mano questo progetto e dargli nuova vita, partendo proprio dalla radio, in particolare da Radio Trieste dove Lelio era di casa. È nato così lo spettacolo “Lelio Luttazzi: una vita tra le note”.
Grazie a Julian Sgherla per aver interpretato entrambi i miei testi riuscendo a cogliere lo spirito di Lelio, grazie a Raffaele Prestinenzi che ha cantato i brani di Luttazzi mettendoci tanto affetto (Cocoleta e Andemo a Miramar mi hanno commossa), grazie a Matteo Firmi che ha guidato musicalmente questo viaggio, all’ensemble che si è messo in gioco con noi, a Martina Starace che ha creduto in questo progetto fin da subito, a Simone Starace per aver trovato ciò che ci serviva, a Francesco De Luisa, Matteo, Riccardo Pitacco per gli arrangiamenti. Mi permetto di ringraziare anche Stefano Pastorcich che ha arrangiato meravigliosamente la “mia” Andemo a Miramar.
Grazie alla Pro Senectute e al direttore Deborah Marizza per aver portato, oggi, 24 ottobre 2024, questo spettacolo in Sala Luttazzi. Grazie al pubblico che commosso mi ha ringraziato. È stato un viaggio emozionante capace di creare un ponte tra passato e presente. Grazie Lelio!
Il viaggio con Lelio continua! Venerdì 4 aprile 2025, lo spettacolo su Luttazzi della Civica Orchestra di Fiati G.Verdi – Città di Trieste è arrivato in Slovenia, alla Casa di Cultura della Comunità degli Italiani di Crevatini.
Dal Post su Facebook: Con la Civica Orchestra nel 2021 avevo realizzato un progetto video su Lelio coinvolgendo diversi studenti della scuola media Svevo; l’anno dopo quel video venne trasmesso dalla Rai regionale. Da quel lavoro, di cui avevo curato la sceneggiatura, è nata l’anno scorso la versione teatrale e la mia drammaturgia, partendo però dalla storia della radio per arrivare a raccontare il nostro Lelio.
Un uomo nato negli anni ’80 inizia a ricordare i racconti di suo nonno che ha visto nascere quel mezzo di comunicazione rivoluzionario, vedendo poi il grande Luttazzi perfino in televisione! Julian Sgherla si è così calato nei panni di due personaggi: il giovane uomo che si ricorda delle storie del nonno e il nonno che gli parlava in triestino! Julian, grazie per aver saputo giocare nel ruolo del nonno ed esserti emozionato in quello del nipote, in maniera molto spontanea, sciolta. Grazie a Raffaele Prestinenzi che ha messo tutto se stesso nelle canzoni luttazziane, facendo sognare.
Un altro grazie va al M° Matteo Firmi che ormai accoglie ogni mia “follia”, all’ensemble della Civica per aver saputo raccontare il nostro Lelio musicalmente. Grazie sempre a Firmi, in più a Francesco De Luisa e Stefano Pastorcich per aver arrangiato i brani!
Infine grazie alla Comunità degli Italiani di Crevatini e alla sua presidente Maria Pia Casagrande, a Giovanni Coviello, console italiano a Capodistria e al numeroso pubblico per aver viaggiato con noi! E ovviamente… grazie Lelio che ormai mi sopporta da più di dieci anni.