“Do ciacole e un bicer”, alla scoperta della Trieste che fu. Più di un secolo di storia e di storie raccontate da due giovani che insieme fanno mezzo secolo: la giornalista e scrittrice Nadia Pastorcich e il pittore e restauratore Alessandro Ludovisi.
Trieste si è da sempre contraddistinta per i suoi caffè letterari e per la sua inesauribile cultura che abbraccia più di un secolo, raccontando l’identità della nostra città. E proprio in un caffè storico si svolgerà la seria di appuntamenti – uno al mese – dove approfondire, far conoscere e riscoprire diversi aspetti di Trieste.
Una “ciacolada” con il pubblico che diventa parte attiva, in modo tale da creare un ponte tra le varie generazioni. Il tutto accompagnato da un “bicer” da sorseggiare in compagnia.
L’idea nasce dalla voglia di due giovani di raccontare Trieste ai loro coetanei, di farla rivivere ai più grandi, ma soprattutto di “camminare” insieme nel tempo in uno scambio di pensieri e riflessioni.
Appassionato di storia e pittura, Alessandro Ludovisi ha frequentato la scuola Edilmaster, perfezionando la sua arte. Parallelamente ha dato vita alla pagina Instagram “Trieste Segreta” dove racconta aneddoti e curiosità legati a questa città.
Nadia Pastorcich, invece, da oltre dieci anni si occupa di comunicazione culturale, scrivendo spettacoli teatrali, libri, articoli che facciano riscoprire questa città che ha ancora molto da raccontare.
Martedì 29 ottobre 2024, al Caffè Tommaseo di Trieste, si è svolto il primo appuntamento di “Do ciacole e un bicer” dedicato al Ciclo pittorico per la Cappella Madre della Riconciliazione, La Casa delle Cipolle, Elisabetta d’Austria e Giorgio Strehler.
Le foto qui sotto sono state scattate da Paolo Bullo.
Lunedì 25 novembre 2024, al Caffè Tommaseo di Trieste si è svolto il secondo appuntamento di “Do ciacole e un bicer” con la giornalista Nadia Pastorcich e il pittore Alessandro Ludovisi.
Alessandro Ludovisi si è addentrato attraverso gli occhi di Giacomo Casanova in una Trieste nel pieno del suo splendore, dove intrighi internazionali e crescita culturale-artistica si fondono, il tutto condito da trame in cerca di risposta.
Nadia Pastorcich, invece, ha tracciato la figura di Nella Doria Cambon, poetessa dell’occulto, nata nel 1872, che ben presto si fece conoscere in città per la sua particolare sensibilità nel sentire ciò che non è visibile agli occhi. Sposatasi con Costantino Doria, la loro casa in via della Geppa 4 ben presto diventerà un salotto importante, accogliendo diversi personaggi illustri (sia vivi che morti) durante le sedute spiritiche di Nella. In questo viaggio nel tempo è stato ricordato anche Glauco Cambon, noto pittore, fratello della poetessa.
Le foto qui sotto sono di Paolo Bullo.
Alla scoperta della Trieste che fu con “Do ciacole e un bicer”. Lunedì 9 dicembre 2024 al Caffè Tommaseo si è tenuto il terzo appuntamento. A introdurre l’incontro è stato il Consigliere regionale Michele Lobianco.
Alessandro Ludovisi ha raccontato al pubblico le origini di Piazza Unità d’Italia, piazza che in questo periodo dell’anno accoglie con i suoi numerosi alberi le festività. Un racconto di Piazza Unità da quando la zona era mare e la costa arrivava fino al Teatro Romano, passando per le guerresche vicende del Medioevo fino al lustro romantico e aulico della Trieste tardo asburgica, il tutto condito da curiosità e atmosfere natalizie.
Nadia Pastorcich invece ha portato i presenti in un viaggio alla scoperta delle festività che attraversa la fine dell’Ottocento per abbracciare il Novecento. Partendo dalla Fiera di San Nicolò e dai regali che i bambini ricevevano si è poi passati alla Vigilia con la messa di mezzanotte e il tanto atteso giorno di Natale, per arrivare all’ultimo dell’anno quando ci si augurava “Bon principio”. Ma che Befana sarebbe stata senza “I tre Re” o la Befana del Vigile? In questo clima, non poteva mancare il freddo inverno del 1929 e l’ancor più gelido gennaio del 1896. Ad arricchire il tutto sono stati modi di dire e i rimedi della “nonna” per ogni malanno.
Un nuovo anno, un nuovo incontro. Martedì 21 gennaio 2025, alle 17, all’Antico Ristorante Tommaseo, si svolgerà il quarto appuntamento di “Do ciacole e un bicer”, il ciclo di incontri alla scoperta della Trieste che fu con la giornalista Nadia Pastorcich e il pittore Alessandro Ludovisi. Saluti istituzionali da parte del Consigliere regionale Michele Lobianco.
In occasione dei 200 anni dalla costruzione dell’edificio che ospita il celebre Caffè Tommaseo e dei 195 anni da quando la gente ha potuto sedersi ai tavolini di quel magico posto per gustare la “bevanda nera”.
Nadia Pastorcich ha raccontato della “moda” del caffè, della tradizione dei Caffè letterari in Italia e a Trieste, soffermandosi su alcuni Caffè storici triestini, in particolare il Caffè Tommaseo, nome datogli in onore dello scrittore e patriota italiano Niccolò Tommaseo.
Alessandro Ludovisi ha invece parlato delle vicende di questo illustre personaggio e delle terre dalmate, per secoli sotto l’ala del Leone di San Marco.